Dopo un’estate carica di emozioni, la stagione dei Grandi Giri si chiude con la Vuelta a España, una delle corse ciclistiche più attese dell’anno. Subito dopo l’appuntamento olimpico, i migliori ciclisti del mondo si preparano a sfidarsi sulle strade spagnole in un’edizione che promette spettacolo e difficoltà, pur senza raggiungere altitudini vertiginose.
La Vuelta a España, giunta alla sua 79esima edizione, rappresenta un appuntamento imperdibile per gli appassionati di ciclismo. Questa corsa, che tradizionalmente chiude la stagione dei Grandi Giri, è spesso considerata la più imprevedibile e spettacolare. Sebbene la sua storia non sia lunga come quella del Tour de France o del Giro d’Italia, la Vuelta ha saputo guadagnarsi un posto d’onore nel panorama ciclistico internazionale.
Una Storia di Passione e Sfide
La Vuelta a España nacque nel 1935, ispirata dal successo dei suoi omologhi francesi e italiani. Dopo un’interruzione dovuta alla guerra civile spagnola e alla Seconda Guerra Mondiale, la corsa riprese stabilmente nel 1955, diventando un appuntamento fisso per i migliori ciclisti del mondo. Con il passare degli anni, la Vuelta ha introdotto alcune delle salite più difficili e iconiche del ciclismo, come l’Angliru e il Bola del Mundo, mettendo alla prova i limiti dei corridori.
L’Edizione 2024: Una Sfida Senza Vette Impossibili, Ma con Tanta Montagna
Quest’anno, la Vuelta a España si preannuncia estremamente dura, ma senza le altitudini impossibili che hanno caratterizzato altre edizioni. Non ci sarà l’Angliru, che ha segnato le gambe dei corridori l’anno scorso, né il Tourmalet o il Bola del Mundo. In questa edizione, infatti, non si raggiungeranno vette superiori ai 2000 metri. È un male? Tutt’altro.
La sfida sarà comunque intensa, con ben 9 tappe che prevedono un arrivo in salita e un totale di 13 frazioni tra media e alta montagna. La vetta più alta sarà quella del Cuitu Negru, che con i suoi 1843 metri torna alla Vuelta dopo 12 anni. L’ultima volta che questa salita fu affrontata, nel 2012, vide la vittoria di Dario Cataldo, che riuscì a battere Thomas De Gendt in una tappa memorabile. Tra le altre salite più temibili di questa edizione troviamo l’Alto de Hazallanas (1675 metri), il Puerto de Ancares (1670 metri), il Pico Villuercas (1549 metri), il Picón Blanco (1518 metri) e il Puerto de Leitariegos (1528 metri).
Un’attenzione particolare va all’arrivo ai Lagos de Covadonga: pur non superando i 1085 metri di quota, la tappa sarà una delle più impegnative dell’intera corsa a causa delle sue ripide pendenze.
Un Percorso Da Record
Con 54 GPM (Gran Premi della Montagna), 3.248 km da percorrere e un dislivello complessivo di 59.279 metri, la Vuelta 2024 è un banco di prova impegnativo per qualsiasi ciclista. Solo una tappa può essere considerata “piatta”, lasciando quindi ben poche opportunità ai velocisti, che dovranno giocarsi le loro carte nelle cinque tappe “accidentali”.
Inoltre, la corsa include due cronometro, per un totale di 34 km contro il tempo, che potrebbero rivelarsi decisive per la classifica generale.
Una Vuelta Che Promette Spettacolo
Con un percorso così impegnativo e la mancanza di tappe pianeggianti, la Vuelta a España 2024 sarà una sfida per gli scalatori e i cronoman più forti del gruppo. Ogni giorno potrebbe riservare sorprese, e la battaglia per la maglia rossa si preannuncia serrata fino all’ultimo chilometro. Gli appassionati di ciclismo possono aspettarsi tre settimane di adrenalina pura, con una corsa che, anche quest’anno, non mancherà di regalare emozioni indimenticabili.